Intervista di Repubblica a Fausto Bertinotti, il compagno in cashmere che pur di tenerle buono e non farlo parlare, Prodi e gli ha affidato la carica di presidente della Camera. Lui – che sulle spalle ha già la caduta di un governo Prodi – non riesce proprio a trattenersi: sabato prossimo c’è il primo meeting della Cosa Rossa e lui, da leader, deve marcare il campo. come? Sparando più alto di tutti. E ci riesce. Sentite: “Dobbiamo prenderne atto: questo centrosinistra ha fallito. La grande ambizione con la quale avevamo costruito l’Unione non si è realizzata…”. Alle cinque del pomeriggio – scrive il giornalista, Massimo Giannini -, nel suo ufficio a Montecitorio, Fausto Bertinotti sorseggia un caffè d’orzo, e traccia un bilancio amaro di questo primo anno e mezzo di governo… Mi chiedo – da elettore di centrosinistra – quale futuro può avere l’Unione fintanto imbarcherà il rivoluzionario in cashmere ed i suoi accoliti. Giornata partita male. ∞
Il compagno in cashmere è tornato
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Non male la definizione “compagno in cachemire”, ma ancora non rende la sensazione che provo di fronte alle sue periodiche sparate e soprattutto di fronte alle acrobatiche difese di chi l’ha votato sostenendo che uno come lui fa bene di fronte al centro sinistra…
Ops… sostenendo che uno come lui fa bene (di fronte) al centro sinistra…