Sono trascorsi dieci anni, dal 17 dicembre 1997 quando Jorn Barger coniò la parola “weblog”, poi modificato nel linguaggio quotidiano nel termine “blog”. Da quel giorno il fenomeno è via via cresciuto in maniera virale fino ad arrivare con le cifre da capogiro dei giorni nostri: 175 mila ne nascono ogni giorno per un totale di oltre 113 milioni a dicembre 2007 e con una produzione di 1,6 milioni di post (o articoli, se volete) ogni giorno. Secondo Technorati.com, il sito di riferimento per i blogger, i diari on the net parlano principalmente giapponese (37%), inglese (36%), cinese (8%), e, sorpresa l’italiano (3%), a pari merito con lo spagnolo. Nonostante i dubbi dei professionisti dell’informazione, i blog sono una realtà dell’informazione, soprattutto quella orizzontale, perché informano, denunciano, scoprono e diffondono un sapere collettivo. E come tutti i riti collettivi con i suoi picchi verso l’alto e verso il basso. Il monopolio di un’info verticale, controllata da editori e professionisti, è rotto e nulla sarà più come prima. Il tutto in soli dieci anni. ∞
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18 dicembre, 2007 · 1:26 am