Archivi del mese: marzo 2008

Fratelli di Gravina, libero il padre

I genitori dei due fratelli di Gravina Lascia il carcere e va agli arresti domiciliari  Filippo Pappalardi, padre  di Ciccio e Tore, in carcere dal 27 novembre 2007 con l’accusa di aver ucciso i suoi due figli, trovati morti in una cisterna abbandonata a Gravina in Puglia venti mesi dopo la loro misteriosa scomparsa. Dopo il rinvio di ieri è questa la decisione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bari Giulia Romanazzi che ha accettato l’istanza di scarcerazione presentata dalla difesa del genitore, in carcere dal 27 novembre 2007. Di fatto, dopo il ritrovamento dei due cadaveri, erano cadute molte delle ipotesi fatte dagli investigatori e a carico del padre non erano rimasti prove tali da sostenere l’accusa di omicidio e tenere il genitore in carcere.

Secondo il giudice non si è trattato di un omicidio nei confronti di Pappalardi: fu proprio il padre ad avvistare per l’ultima volta Ciccio e Tore la sera della loro scomparsa, ma “i bambini, verosimilmente, per sottrarsi alla consueta aggressività paterna e a una prevedibile consequenziale punizione, avrebbero istintivamente preferito la fuga”. Sempre il genitore avrebbe inseguito i figli a bordo della sua auto, ma li avrebbe “definitivamente persi di vista in zona via Ianora, cioè proprio lungo quella strada che insistentemente, ma tardivamente, il Pappalardi ha invocato, attribuendo l’avvistamento non a se stesso ma ad altre persone”. Il padre credeva che la fuga di Ciccio e Tore fosse “una temporanea ragazzata”, quindi “è plausibile” che l’uomo abbia cercato i figli “soprattutto nella zona vicina a via Ianora” in cui i ragazzini erano fuggiti dopo averlo visto.

Perché il genitore ha mentito agli investigatori? Il giudice risponde anche a questa domanda: “Non valeva la pena ‘per una bravata da ragazzini’ mettere a repentaglio la propria reputazione di ‘buon padre di famiglia’, e dunque rischiare la perdita dell’agognata potestà genitoriale in via esclusiva”. Per questo Filippo Pappalardi quella sera tardò nel dare l’allarme alla polizia dopo la scomparsa di Ciccio e Tore e successivamente fornì dichiarazioni false agli agenti. ∞

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Il migliore è Cetto, parola di Aldo Grasso


Chi è il miglior politico in tv? Aldo Grasso, critico televisivo del Corrierone, non ha dubbi: Cetto La Qualunque. “Il politico – scrive Grasso – che in questo momento ha più successo in tv è un non politico. In tutti i sensi. Il personaggio interpretato da Antonio Albanese mette a nudo le molte ipocrisie di questa campagna elettorale. È il politico più scorretto che ci sia e non se ne vergogna. È un irresponsabile verbale. Conduce un’esistenza assillata da troppi problemi; proprio per questo, a suo modo, è in grado di risolvere ogni problema”. Voto 8 a Cetto. Voto 10 a Grasso. ∞

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Mastella non ricandida

Clemente Mastella non ci ripensa

Nemmeno Boselli, che gli aveva offerto il posto di capolista al Senato, non è riuscito a far cambiare idea a Clemente Mastella: “Non mi ricandido alle prossime elezioni politiche”, ha confermato il leader dell’Udeur. Tiro un sospiro di sollievo. ∞

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Beppegrillo.it nella topo ten di Observer

La pagina del sito di Observer

Beppe Grillo, unico italiano, figura tra i cinquanta più potenti ‘blogger’ del pianeta in una classifica pubblicata a Londra dal domenicale ‘Observer‘: il comico genovese è al nono posto in assoluto e viene definito “una farsa con la quale si deve fare i conti”. “Il tipico blog di Grillo – spiega il domenicale ai lettori – invita satiricamente o no le popolazioni di Napoli e della Campania a dichiarare l’indipendenza, chiede alla Germania di fare guerra all’Italia per aiutarne la gente o informa sulla campagna a favore di una legge che rimuova tutti i parlamentari con condanne penali”. L’Observer si sofferma sul fatto che il “comico-politico” Grillo ha soprannominato “psico-nano” il leader dell’Udeur “Mario Mastella” (anche gli inglesi sbagliano…) e di lui ha detto: “In un altro paese avrebbe fatto il lavapiatti in una pizzeria”. Secondo il domenicale londinese, che mette in cima ai cinquanta più potenti blog del pianeta www.huffingtonpost.com, la cosa più improbabile da aspettarsi sul sito www.beppegrillo.it è un appello di questo tipo: “Appoggiate la nostra campagna per concedere immunità a Silvio Berlusconi”.

A molti non piacerà, altri plaudiranno alla classifica inglese:personalemente, il fatto che sia un comico a guidare la classifica dei blog italiani fa solo sorridere. ∞

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Il Vaticano irrompe nella campagna elettorale italiana

Il papa con il cardinale Bertoni

Un amico ben introdotto in Vaticano, (è una delle poche frequentazioni che gli rinfaccio…, ndr.) mi spiegava dell’assoluta intesa tra il papa Benedetto XVI e i suoi più stretti collaboratori, in particolare il numero due della gerarchia cattolica, il cardinale Tarcisio Bertoni. Mi ha colpito ieri l’uscita dei due pressoché in contemporanea.
“L’uomo rimane uomo con tutta la sua dignità, anche quando è un embrione o in stato di coma”, ha ribadito Benedetto XVI nella navata di San Lorenzo in Piscibus, in occasione dei 25 anni del ‘Centro Giovanile Internazionale”. Il nuovo monito del pontefice è arrivato nel corso di in un’omelia a braccio tutta incentrata sul significato della vita e della morte.

Pochi minuti e da Baku, capitale dell’Azeirbagian dove si trova in visita pastorale, il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, auspica che i leader dei vari schieramenti politici italiani mettano in atto “il rispetto promesso ai valori cristiani”.

E’ inevitabile il collegamento tra gli interventi del Papa e quello del suo numero due. Il dibattito pre-elettorale è destinato quindi a strascichi di polemiche sui temi etici dell’eutanasia, dell’aborto e della legge 194, con una tempistica dettata da uno Stato estero: il Vaticano. Quando sarà possibile uno Stato che permetta ad un individuo di scegliere in coscienza senza le speculazioni e le forzature dettate da posizioni religiose. ∞

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Sarkozy punito dagli elettori

Sarkozy sconfitto alle amministrative  La Francia manda un avvertimento al suo presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy che, dal momento della sua elezione, ha guadagnato le prime pagine più per le cronache rosa di cui è stato protagonista, i suoi viaggi e le sue interperanze, che per la sua attività politica. Ieri, il primo turno delle elezioni comunali in Francia ha confermano l’avanzata della sinistra nei confronti dell’Ump che fino all’ultimo ha temuto un crollo che, in effetti, non c’è stato. Secondo un sondaggio Csa, le liste della sinistra e dei verdi avrebbero raccolto il 47,5% dei consensi contro il 40% delle liste di destra. Ma la vita del presidente è ancora lunga. ∞

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L’addio di Prodi alla politica: grazie Romano

Romano Prodi lascia la politica

E’ stato di parola, Romano Prodi. Più volte in passato aveva ribadito di “non essere uomo per tutte le stagioni” e che in caso di caduta del suo Governo si sarebbe ritirato. Ieri, il premier ha confermato la volontà di lasciare la politica attiva: “Il futuro è sempre bello. Io ho chiuso con la politica italiana, forse ho chiuso anche con la politica. Ma il mondo è pieno di occasioni e di doveri, c’è tanta gente che aspetta una parola di pace e di aiuto, e quindi c’è più spazio adesso di prima”.

Ho votato Prodi, credo che sia stato il premier che per due volte nell’ultimo decennio abbia risanato i conti pubblici pur tra le mille difficoltà determinate da coalizioni troppo eterogenee. Ora lascia perché sconfitto in Parlamento: nessuno l’ha mai fatto primo d’ora in Italia, paese di parrucconi e politici buoni per tutte le stagioni. Grazie Romano. ∞

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La vittoria di Zapatero in Spagna

 Zapatero vince in Spagna

Josè Luis Zapatero e il suo partito Psoe vincono le elezioni in Spagna e ampliano la maggioranza in Parlamento. il voto – preceduto dall’omicidio dell’esponente socialista Isaias Carrasco nei Paesi Baschi – ha confermato la fiducia al primo ministro: a scrutini quasi conclusi i socialisti ottengono il 43,74% dei consensi e 169 seggi contro il 40,13% e i 153 seggi del Partito popolare di Mariano Rajoy. In ogni caso, l’omicidio di Carrasco ha spinto gli elettori verso i due grandi partiti nazionali, dal momento che anche i Popolari hanno aumentato il proprio bacino elettorale e la propria forza parlamentare, mentre in calo risultano il Partito nazionale basco (Pnv), l’estrema sinistra di Izquierda Unida e gli indipendentisti catalani di Erc (queste ultime due forze politiche hanno sostenuto l’esecutivo di Zapatero). Tengono i nazionalisti moderati catalani di Convergenza e Unione. Alta l’affluenza alle urne, attorno al 75%, sui livelli record delle precedenti politiche, che si erano svolte nel marzo 2004 all’indomani delle stragi dei treni di Madrid firmate da Al Qaeda.

La vittoria di Zapatero dimostra come una sinistra possa essere forza di Governo e premiata dagli elettori se ha il coraggio di perseguire sulla via delle riforme verso uno Stato laico moderno, accettando il “rischio” di una censura da parte del Vaticano su questioni attuali (famiglia e la legge sulle coppie di fatto e i matrimoni gay). E la distanza tra Italia e Spagna: un paese in crescita, non solo economica. ∞

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Liechtenstein, la lista dei 400 finisce in procura

La Guardia di finanza hanno acquisito, nell’ambito della cooperazione internazionale prevista dai Paesi che aderiscono all’Ocse, i documenti della cosiddetta «black list» dei contribuenti che avrebbero i conti sulle banche del Liechtenstein e in particolare sulla Lgt. La lista conterebbe circa 400 nominativi alcuni dei quali, però, indicati solo con codici e con altre sigle. In questa prima fase si verificherà l’effettiva rispondenza tra le generalità indicate e il contribuente. I militari hanno inviato l’elenco alla procura di Roma che ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulle imposte eventualmente evase sui redditi. In particolare si lavorerà sul «valore aggiunto» e sulla «omessadichiarazione» dei redditi. E noi, comuni contribuenti mortali aspettiamo di conoscere i Pierini delle tasse presi con le mani nel vaso della marmellata. ∞

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Il principino Harry torna dalla guerra

Il principe Harry in azione sul campo Per il principe Harry la guerra in Afghanistan è finita: il ministero britannico della Difesa ne ha deciso il richiamo dopo che ieri è diventata improvvisamente di dominio pubblico la sua presenza tra le truppe di Sua Maestà impegnate a combattere i Taleban nella provincia di Helmand. La decisione – annunciata ufficialmente sulla scia di indiscrezioni del tabloid Sun – è stata presa nella convinzione che le rivelazioni dei mass-media hanno reso insostenibile la permanenza del secondogenito di Carlo e Diana nell’insidioso scacchiere afghano, dove si trova dal 14 dicembre: sarebbe troppo rischioso non soltanto per lui ma anche per i suoi commilitoni.

Ma allora la guerra è pericolosa, non solo per la truppa. Fatico a credere che il rampollo reale sia stato davvero in prima linea. Forse mi sbaglio o forse no. ∞

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Vallettopoli, Corona a processo con minacce

Fabrizio Corona esce dal carcere Fabrizio Corona sarà processato per Vallettopoli. Il fotografo dovrà difendersi da sette capi di accusa, tra i quali estorsione e tentata estorsione ai danni di Francesco Coco, Marco Melandri, Lapo Elkann, il calciatore Adriano, Alberto Gilardino e l’imprenditore Gianluca Vacchi. Prosciolto “per non aver commesso il fatto” Lele Mora, accusato di due tentate estorsioni.

Il fotografo non la prende bene e reagisce: “Adesso i vip tremino, ci vedremo in aula dove racconterò molte cose su di loro”. Loro chi? Solo chi lo ha denunciato o aprirà il suo diario segreto e racconterà tutto di tutti? Fare silenzio, sparire e chiedere scusa non se ne parla proprio… ∞

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iPhone, lo dice anche il Corriere…

iPhone arriva in Italia con Telecom

Il Corriere.it cita la rete per dare la (non)notizia che l’iPhone arriverà a mesi in Italia con Tim. Leggete un po’.

“Ieri la notizia era rimbalzata in lungo e in largo sulla Rete italiana, perché era di quelle attese. Forse la più attesa nel mondo dei “cellularisti” e degli amanti dell’hi-tech: trattative concluse, l’iPhone arriva in Italia con Tim. Niente di vero. Perché l’iPhone arriverà presto in Italia, probabilmente a fine aprile, e sarà – sempre con ogni probabilità – targato Telecom Italia Mobile. Però la trattativa è tutt’altro che conclusa. E’ ancora in corso ed è “serrata”, come si mormora in ambienti bene informati.
Inutile – ma in realtà è utile – dire che il nodo da sciogliere è quello legato alla revenue sharing, lo “stile” di Apple di chiedere a tutti gli operatori con cui ha presentato nei vari Paesi il “cellulare del desiderio” una quota del traffico telefonico. Se si arriverà a un accordo in tal senso, per l’Italia sarebbe un debutto. Un debutto che potrebbe anche costituire un “pericoloso” precedente per gli operatori di telefonia mobile: e se un giorno anche Nokia si svegliasse e chiedesse un accordo simile, per esempio, per lanciare il nuovo N96? Vedremo.
Intanto di certo, come dicevamo, c’è la scelta di Cupertino per Tim. Perché Telecom rappresenta l’operatore leader nel mercato italiano, e a Steve Jobs piacciono i leader. E perché solo Tim in Italia mette a disposizione una connessione “Edge compatibile“. In attesa dell’arrivo dell’iPhone con rete Umts. Ma questa è un’altra storia”.

Fin qui l’articolo. C’è qualcuno che trova una sola frase con un notizia nuova a già quanto conosciuto. E non solo nella rete? ∞

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Riina jr. a spasso ma Corleone non lo vuole

Riina jr è tornato libero a Corleone Felpa celeste, jeans e piumino bianco griffato – lo stesso che indossava ieri all’uscita dal carcere di Sulmona in Abruzzo – Salvatore Riina, “Salvuccio”, figlio di zu Totò e nipote di Leoluca Bagarella, ha camminato per le strade della “sua” Corleone a testa alta.

Il figlio del boss Riina, scarcerato ieri per decorrenza dei termini, ha trascorso il primo giorno di libertà passeggiando per Corleone insieme ai familiari. Ha retto lo sguardo incredulo di qualche compaesano, salutato con sorrisi e cenni della mano gli amici che non vedeva da sei anni. , da pregiudicato per associazione mafiosa, ha fatto visita alla caserma dei carabinieri dove ha firmare il libro dei vigilati. Qui – riferisce Repubblica – ha voluto conoscere il comandante della compagnia. Unici obblighi imposti al figlio del boss, la dimora a Corleone, il divieto di frequentare pregiudicati e la firma in caserma tre volte alla settimana.

Il sindaco Antonino Iannazzo non esita a definire “scoraggiante” l’episodio: “Saremmo stati ben felice se fosse andato a vivere da un’altra parte”, ammette con rammarico. “La sua presenza in città ci mette in difficoltà. Sarà il test effettivo per capire se Corleone ha maturato gli anticorpi contro Cosa nostra. La città non è quella che lui ha lasciato anni fa. C’è stato un cambiamento profondo ed è maturata la consapevolezza del vantaggio della legalità”. Abbia cura di sé, caro sindaco, perché è un bell’esempio di Sicilia. ∞

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Fratellini di Gravina, forse una caduta accidentale nel pozzo della morte

Il pozzo di Gravina dove sono caduti i due fratellini

C‘è una nuova verità che sta venendo avanti sul caso dei due fratellini di Gravina, trovati morti nel scorsi giorni in una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana. Francesco e Salvatore sarebbero caduti insieme nel pozzo “accidentalmente”. E’ la convizione di alcune fonti investigative dopo l’esito dei primi esami medico legali. Forse Francesco è stato il primo a precipitare, seguito dal fratellino Salvatore che probabilmente gli è caduto addosso. La ricostruzione dei giorni scorsi – un fratellino che cade, l’altro che scende per salvarlo ma resta imprigionato nella cisterna – perde consistenza. Le dimostrerebbero le radiografie che i medici legali hanno condotto sui resti dei due bambini di Gravina. Francesco, il più grande, ha fratture al bacino, alla tibia e al femore, mentre Salvatore ha soltanto una ferita al piede. Francesco potrebbe essere quindi morto per emorragia; il fratellino sfiancato dal freddo.

La ricostruzione scagionerebbe il padre Filippo Pappalardi, in carcere da novembre con l’accusa di aver ucciso i due figli e di aver nascosto i cadaveri.

«In quarant’anni di professione come medico legale non ho mai visto niente di simile», ha detto il professor Luigi Strada, dell’istituto di medicina legale dell’Università di Bari e consulente della difesa di Filippo Pappalardi. «È stata davvero una morte orribile, specialmente per Salvatore, che si è spento alcune ore dopo la morte del fratello. Dalla scena si ricava che Tore cercò disperatamente una via di uscita indicata da un raggio di luce, ma resosi conto dell’impossibilità di salvarsi, raschiò freneticamente con le unghie una parete del cunicolo», ha spiegato il consulente in un’intervista all’emittente pugliese Telenorba. Strada è sicuro del fatto che Francesco, il primo a cadere nel pozzo, non si rese assolutamente conto del rischio e cadde sul fondo. Tore, invece, nel tentativo di soccorrere il fratello, è sceso cercando di utilizzare gli appigli esistenti nel condotto, riducendo gli effetti della caduta. ∞

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Berlusconi, dove è la Brambilla?

Berlusconi con Brambilla Silvio Berlusconi ha presentato il programma del Popolo della libertà nell’auditorium di via della Conciliazione. Ha fatto aspettare tutti mezz’ora, compreso Gianfranco Fini che non è apparso entusiasta dell’attesa. In platea c’era tutti proprio tutti ad ascoltare il favorito alla prossima carica di premier. Con un’unica eccezione: Michela Brambilla. La “rossa” dei Circoli della Libertà – si mormora – fa l’offesa perché è rimasta con soli tre seggi. Qualcuno dentro il partito tira un sospiro di sollievo. ∞

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