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Grillo e i giornalisti, un paio di firme le farei…

Da giornalista sul V2-Day di Beppe Grillo a sostegno dei tre referendum per l’abolizione dei finanziamenti pubblici all’editoria, per l’abolizione dell’Ordine dei giornalisti e della legge Gasparri: un paio di firme le metterei pure io. ∞

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Schede elettorali, pasticcio all’italiana

Se Bossi sbraita e minaccia di imbracciare i fucili, sono in molti a chiedersi, con altri toni, se davvero le schede elettorali, che useremo domenica prossima per scegliere la prossima coalizione di governo, siano davvero corrette, così come le attuali regole elettorali.

Attenzione a non commettere errori che potrebbero portare all’annullamento del vostro voto. Ecco come votare. (La fotosequenza è stata tratta da Repubblica.it)

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L’addio di Prodi alla politica: grazie Romano

Romano Prodi lascia la politica

E’ stato di parola, Romano Prodi. Più volte in passato aveva ribadito di “non essere uomo per tutte le stagioni” e che in caso di caduta del suo Governo si sarebbe ritirato. Ieri, il premier ha confermato la volontà di lasciare la politica attiva: “Il futuro è sempre bello. Io ho chiuso con la politica italiana, forse ho chiuso anche con la politica. Ma il mondo è pieno di occasioni e di doveri, c’è tanta gente che aspetta una parola di pace e di aiuto, e quindi c’è più spazio adesso di prima”.

Ho votato Prodi, credo che sia stato il premier che per due volte nell’ultimo decennio abbia risanato i conti pubblici pur tra le mille difficoltà determinate da coalizioni troppo eterogenee. Ora lascia perché sconfitto in Parlamento: nessuno l’ha mai fatto primo d’ora in Italia, paese di parrucconi e politici buoni per tutte le stagioni. Grazie Romano. ∞

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La vittoria di Zapatero in Spagna

 Zapatero vince in Spagna

Josè Luis Zapatero e il suo partito Psoe vincono le elezioni in Spagna e ampliano la maggioranza in Parlamento. il voto – preceduto dall’omicidio dell’esponente socialista Isaias Carrasco nei Paesi Baschi – ha confermato la fiducia al primo ministro: a scrutini quasi conclusi i socialisti ottengono il 43,74% dei consensi e 169 seggi contro il 40,13% e i 153 seggi del Partito popolare di Mariano Rajoy. In ogni caso, l’omicidio di Carrasco ha spinto gli elettori verso i due grandi partiti nazionali, dal momento che anche i Popolari hanno aumentato il proprio bacino elettorale e la propria forza parlamentare, mentre in calo risultano il Partito nazionale basco (Pnv), l’estrema sinistra di Izquierda Unida e gli indipendentisti catalani di Erc (queste ultime due forze politiche hanno sostenuto l’esecutivo di Zapatero). Tengono i nazionalisti moderati catalani di Convergenza e Unione. Alta l’affluenza alle urne, attorno al 75%, sui livelli record delle precedenti politiche, che si erano svolte nel marzo 2004 all’indomani delle stragi dei treni di Madrid firmate da Al Qaeda.

La vittoria di Zapatero dimostra come una sinistra possa essere forza di Governo e premiata dagli elettori se ha il coraggio di perseguire sulla via delle riforme verso uno Stato laico moderno, accettando il “rischio” di una censura da parte del Vaticano su questioni attuali (famiglia e la legge sulle coppie di fatto e i matrimoni gay). E la distanza tra Italia e Spagna: un paese in crescita, non solo economica. ∞

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Rifiuti, un processo a Bassolino

Antonio Bassolino con il sindaco Rosa Russo Jervolino La politica sommersa dai rifiuti

Lo scandalo rifiuti avrà un suo primo processo. Il presidente della giunta regionale della Campania, Antonio Bassolino, e con lui altri 27 imputati, è stato rinviato a giudizio per le presunte irregolarità nel ciclo di smaltimento dei rifiuti in Campania fino al dicembre 2005, quando fu rescisso il contratto con la Fibe, azienda Impregilo che se ne occupava dal 1998.. A vario titoli, le persone dovranno rispondere di vari reati: dalla frode in pubbliche forniture, alla truffa ai danni dello Stato, abuso di ufficio, falso e reati ambientali.

L’avvocato di parte civile della Regione Campania, Giuseppe Vitiello, e il curatore speciale, Roberto Fiore, hanno presentato una istanza di 200 pagine per richiedere anche il congelamento dei beni personali dei 28 imputati, compresi conti correnti, libretti bancari e titoli azionari o pignoramenti del quinto dello stipendio, qualora fossero rinviati a giudizio.

Tra gli imputati rinviati a giudizio figurano l’ex vicecommissario all’emergenza rifiuti Raffaele Vanoli, l’ex subcommissario Giulio Facchi, Pier Giorgio Romiti e Paolo Romiti, rispettivamente ex amministratore delegato dell’Impregilo e ex dirigente dell’Impregilo e della Fisia Italimpianti. Al processo compariranno anche le “persone giuridiche” ovvero le società Impregilo, Fibe, Fisia Italia Impianti, Fibe Campania e Gestione Napoli, rinviate a giudizio per illecito amministrativo.
Il processo comincerà il 14 maggio, davanti alla quinta sezione (collegio C) del Tribunale di Napoli.

Bassolino dovrebbe rispondere anche politicamente – con le dimissioni – di un disastro ambientale e amministrativo causato dal fallimento del sistema di raccolta dei rifiuti in Campania. E con lui anche l’attuale sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino. Il sistema – di fatto – è in mano alla criminalità organizzata. Ed è per questo che la maggior parte delle responsabilità vanno ascritte a sindaci, amministratori e funzionari pubblici della Campania i quali – collusi con la camorra – hanno contribuito a consolidare e diffondere il cancro dei rifiuti.

Stupisce – ad esempio – che in nessuna delle Regioni del Sud Italia non ci sia un inceneritore (ora lo chiamano, per “pulirlo”, termovalorizzatore) e che la raccolta differenziata non sia ancora regola in molte aree d’Italia, Stato che ha nel turismo una delle principali voci di entrate e che dovrebbe fare della tutela ambientale una regola generale.

La responsabilità non è solo politica ma anche culturale, come più volte ha sottolineato anche Michele Serra: in Italia la sensibilità ambientale è ancora molto scarsa. Abbandonare i rifiuti in spiaggia o al bordo delle strada, disfarsi degli elettrodomestici o altri ingombri semplicemente abbandonandoli dove capita è ancora oggi una prassi. E a Napoli le immondizie tengono in ostaggio una città. ∞

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De Gregorio indagato per corruzione

Il senatore Sergio De Gregorio Il senatore Sergio De Gregorio (ex Italia dei Valori di Antonio Di Pietro poi passato nel gruppo Italiani nel mondo) risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma per il reato di corruzione. Il procedimento è stato avviato dopo l’arrivo nella Capitale del fascicolo inviato da Napoli sul presunto accordo tra il leader del movimento degli italiani nel mondo e il leader del Pdl, Silvio Berlusconi.

A guardarlo in foto mi viene da cantare la canzone di Paole Conte: “Con quella faccia un po’ così…”. Già, una faccia perfetta per la politica italiano, nonostante De Gregori sia stato eletto in un collegio all’estero. Ma come ha fatto Di Pietro a candidarlo? e Come fa Berlusconi a tirarlo per la giacchetta e a portarlo di là..? Mistero. ∞

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Partito democratico e l’attacco dell’ortodossia cattolica

Walter Veltroni, leader del Pd Famiglia Cristiana attacca il Partito Democratico e il suo leader Walter Veltroni e parla di “pasticcio veltroniano in salsa pannelliana” riferendosi all’accordo tra pd e radicali. Alla stampa del Vaticano si aggiunge l’altolà della cattolica Rosy Bindi al radicale Marco Cappato. Da elettore deluso, questo Pd incomincia a farmi simpatia. Anche se l’urna elettorale è per me ancora molto distante. Mi chiedo quanto manchi al giudizio del Vaticano sulle singole candidature dei partiti? Non manca molto… ∞

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Finanziaria 2008 e pensioni: tutte le novità

 Pensionate on lineDal sito del Sole 24 Ore si possono leggere e scaricare le novità riguardanti il welfare e le pensioni, contenute nella Finanziaria 2008. Questo il link. ∞

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Smessa la divisa, Speciale abbraccia la politica…

 Roberto Speciale

“Finalmente sono in pensione. Ora sto accarezzando dei progetti che valuterò in seguito, ma ammetto di essere attratto dalla politica”. Escluso dall’esercito e dalla Guardia di Finanza per uso improprio dell’aereo di servizio (e non solo), Roberto Speciale guarda alla politica e strizza l’occhio ai partiti (di centrodestra). Credo proprio che si troverà bene. Anzi benissimo, l’ambiente non gli è sconosciuto, tutt’altro, e poi solo in Italia la politica non risponde ai cittadini. ∞

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GdF, qualche domanda Speciale

Il generale Roberto Speciale

Ho letto che il generale Roberto Speciale era stato rimosso da comandante generale della Guardia di Finanza e non ne ero rimasto stupito.
Ho letto che lo stesso ufficiale avrebbe usato l’areo di Stato per sé, famiglia e codazzo e anche questa volta non mi ero stupito.
Ho letto che il Tar del Lazio ha accolto il suo ricorso ed ha annullato il decreto della sua rimozione e ne sono rimasto stupito.
Dopo anni, mi ronzano ancora in testa le domande che mi facevo – da cronista di giudiziaria – a cavallo del Secondo Millennio sul generale Speciale, allora comandante in Lombardia.

Nell’ordine:

1. Era vero che una parte della procura di Milano aveva messo, a malincuore, di indagare con la GdF e in particolare i pm titolari delle inchieste su Silvio Berlusconi?

2. Era vero che una parte dei finanzieri non riferiva al suo comando lo stato di avanzamente di talune inchieste?

3. Perché ci furono fughe di notizie e imbeccate sempre verso lo stesso giornalista e lo stesso Giornale?

4. Perché una serie di ufficiali furono trasferiti senza colpo ferire? Nessun quotidiano o media si occupò della vicenda…

5. Perché in quegli anni la Gdf rallentò le indagini sull’evasione fiscale?

6. Perché un generale accusato di aver usato l’aereo di Stato (e non solo quello) a scopi personali ha ancora l’ardire di chiedere il reintegro a comandante della Guardia di Finanza? In nessun Stato o esercito al mondo sarebbe tollerato questo e il principio della presunta innocenza – almeno per un militare – avrebbe ceduto il posto all’onore.

7. Perché Silvio Berlusconi e il Centrodestra lo difendono ancora?

8. Perché io mi chiedo queste cose e continuo a stupirmi?

Io spero che l’Unione rinsavisca e trovi ordine nella sua testa, scrivendo finalmente un atto inattaccabile e liberi la Guardia di Finanza da domande Speciale. ∞

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Il Fisco presenta il conto al Calcio

Massimo Tononi Massimo Tononi è un tipo tosto: trentino di nascita ma londinese di adozione (professionale) è considerato uno dei manager italiani emergenti. I bene informati dicono che a soli 41 anni abbia guadagnato, all’estero e meritatamente, un patrimonio sufficiente per le prossime quattro generazioni. Prodi – di cui è sostenitore da sempre – lo ha voluto nel suo Governo con la carica di sottosegretario all’Economia. Mesi fa, lo stesso Prodi lo voleva alla guida di Alitalia, nella difficile transizione verso la vendita.
Ebbene, nella sua carica di sottosegretario, Tononi presenta il conto del Fisco alle società di calcio: 754 milioni di euro di debiti, riferiti ai periodi di imposta dal 2001 al 2005. Su 193 società ben su 102 sono assoggettate a procedure esecutive in sede di riscossione: sequestri, pignoramenti e via dicendo.

Il debito, secondo i dati diffusi da Tononi, riguarda in gran parte le società di serie A, che accusano debiti per 376 milioni, la metà della cifra richiesta. Il fisco richiede i soldi a società che in passato sono fallite o hanno attraversato forti scossoni interni. Due esempi: Parma AC Spa, gestione Tanzi, deve 81.52 milioni di euro), mentre il nuovo Parma FC Spa non deve nulla; lo stesso vale per la defunta SS Calcio Napoli Spa (a debito di 47,43 milioni di euro), mentre la più “giovane” Napoli Soccer Spa nulla più deve. E si potrebbe continuare con Fiorentina e Torino. Ma, spulciando i conti, si nota come alcune società hanno già incominciato ad accumulare debiti verso l’erario.

In aiuto della società calcistiche è arrivata la Finanziaria che, grazie ad un emendamento approvato in commissione Bilancio alla Camera, elimina la stretta sulle perdite delle società sportive. Nella formulazione originale, la norma assimilava le perdite alle spese di rappresentanza e ne permetteva la deducibilità di solo un terzo dell’importo.
Diverso il discorso per le sulla contabilità delle squadre di calcio quotate, Roma, Lazio e Juventus: per effetto dei principi Ifrs, il bilancio 1 luglio 2006 – 30 giugno 2007 è stato il primo redatto secondo i nuovi principi contabili internazionali. Per le tre big del calcio nostrano non è più possibile utilizzare la normativa “spalmadebiti” che consentiva di dilazionare negli anni a condizioni di favore il debito verso lo Stato.

Riuscirà il sottosegretario Tononi a portare a casa il “tesoretto” fiscale? Il calcio è molto generoso con calciatori, procuratori e personaggi vari, ma è altrettanto parsimonioso quando si tratta di pagare il conto per la sicurezza negli stadi e versare al Fisco quanto dovuto sul favoloso giro di affari del pallone. ∞

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Cossiga e la stampella in sicurezza a Prodi

Francesco Cossiga Cossiga salva l’Unione e il Governo Prodi sul maxiemendemto al decreto sicurezza: 160 voti favorevoli e 158 contrari, così passa la fiducia posta dal governo. Siamo alla sceneggiata politica. Perché non si fa una nuova legge elettorale – civile e senza trappoloni per gli avversari o gli amici scomodi della coalizione – e poi si va a votare? Quali riforme sono possibili con una maggioranza e un’opposizione così divise e sgangherate? Nessuna, quindi meglio staccare la spina al paziente senza attività cerebrale e lasciarlo morite. Altrimenti è accanimento terapeutico. ∞

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A De Magistris una ciambella europea

Luigi De Magistris “L‘Italia dei Valori starebbe pensando di offrire una candidatura al Pm Luigi De Magistris per le prossime Europee. E’ quando riferiscono fonti autorevoli del partito che fa capo ad Antonio Di Pietro. Da parte del magistrato, però, non sarebbe arrivata ancora alcuna risposta”. (Ansa, 2007-12-06 15:18).

Ditemi che non è vero. Vi prego…

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Il Dalai Lama a Milano e la vergogna del business

Dalai Lama Letizia Brichetto, in arte Moratti, con Filippo Penatti Il Dalai Lama arriva oggi a Milano. Si fa per dire, considerato che la cittadinanza onoraria gliela danno a Sua Santità al Palazzetto dello sport di Cologno Monzese, il sindaco Letizia Brichetto, in arte Moratti,  lo riceverà in privato ma la data resta incerta, così come incerti sono gli appuntamenti con il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati (Centrosinistra), e di quello, più istituzionale, con il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni (Centrodestra). La politica italiana non è mai stata ne coraggiosa ne illuminata: il peso della Cina, che minaccia ritorsioni, ha finito per spaventare i nostri politici “cuordileone” che pur di non compremettere un’Expo futura e una commessa attuale, fanno entrare dalla porta di servizio il simbolo dei diritti umani e del Tibet. Complimente a tutti. Che il business sia con voi, andate in pace. ∞

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E il leghista inneggia alle SS

Giorgio Bettio, Lega (Foto la Tribuna di Treviso) «Usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto a un nostro cittadino». Ha usato queste parole il consigliere leghista Giorgio Bettio, intervenuto durante il consiglio comunale di Treviso per dare il suo appoggio all’ordinanza anti-sbandati sottoscritta da Gobbo e chiedere metodi più duri contro gli stranieri che abitano in città. L’opposizione di centrosinistra non ha reagito: “Siamo ormai abituati alla propaganda…”. Bravi, non se incazzarmi di più con un leghista nazional-populista che ignora la storia o con i progressisti rassegnati e distratti, destinati ad essere ignorati dalla storia. ∞

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