Archivi del mese: gennaio 2008

Cuffaro, Casini da applausi

Casini e Cuffaro Totò “Vasa Vasa” Cuffaro si è dimesso dalla carica di governatore della Sicilia dopo la condanna a 5 anni per aver aggiornato dei mafiosi sullo stato di alcune indagini. “Una scelta di umiltà e lavorerò per cercare la verità”, la spiega l’interessato. Un altro disoccupato in Italia? E’ probabile che Cuffaro non dovrà faticare molto.
Dal parlamento arriva l’indiscrezione che l’Udc sarebbe pronta a ricandidare lo “spione” alle prossime elezioni politiche come capolista al Senato o alla Camera. L’ex Dc e ora leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini giura sul futuro parlamentare, convinto che “tra qualche mese, quando Cuffaro sarà assolto da tutte le accuse, tanti sciacalli di queste ore saranno in prima fila a chiedergli scusa”. Applausi, da Trani a San Vittore sono tutti in piedi… ∞

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Apple, le novità a metà

MacBook Air Prima della sospensione, avevo lasciato con l’annuncio di MacWorld 2008, l’appuntamento annuale in cui Steve Jobs annuncia le novità in casa Apple. L’evento è già passato e digerito ma, per onore di cronaca, lo riporto con un breve commento.
Partiamo dal commento: quest’anno Steve Jobs ha retto la scena ma non ha stupito. Ha retto la scena perché, sfilando da una busta il “notebook più sottile al mondo”, il Macbook Air, ha rilanciato la sfida Apple all’innovazione con un (presunto) record. Ma non ha sbaragliato il campo in quanto nessuno dei prodotti presentati, nemmeno il Macbook Air, si annuncia come rivoluzionario. Lo è stato lo scorso anno l’iPhone, ma non può esserlo certamente Macbook Air.
Misure estreme a parte – alto da un minimo di 0,4 centimetri a un massimo di 1,9, un chilo e trecento grammi di peso, tutto in alluminio, con lo schermo da 13.3 pollici a led, tastiera retrolluminata, webcam incorporata e il trackpad multi-touch che ha quasi le stesse funzioni di quello dell’iPhone – il Macbook ha come limiti la capacità di archivio (nemmeno 100 Gb), poche porte e un’autonomia di batteria tutta da verificare. La novità è nella scelta coraggiosa di forzare il prodotto verso il wireless: mouse, internet, eventuale tastiera, o collegamenti con altri Mac sui cui vedere, ad esempio, un dvd, che su air manca.
A Macworld 2008, Jobs ha annunciato un nuovo business, la possibilità di affittare film su iTunes: dopo la musica, apple ci prova con il video. Deludenti le migliorie per iPhone e iPod Touch, con alcune funzioni essenziali che ancora mancano, quali il copia ed incolla, il search nella ricerca di indirizzi o numeri di telefono.
E’ arrivata la nuova versione per la Apple tv con il software e hardware dovrebbero  consentire di evitare l’impiego del computer. Sono tra i dieci nel mondo che hanno acquistato questo prodotto, che mi ha deluso oltremodo: la gestione dei contenuti è rigida (se cancelli i video, foto o mp3 dal tuo pc, lo stesso succede in automatico su Apple Tv, oppure fare a meno del pc), ma soprattutto è un disastro la scelta dei contenuti che Apple propone on line per questo tentativo di web tv. E’ arrivato Office 2008 per mac, pensata e realizzata per i microprocessori Intel.
La novità vera del 2008 di Apple è Time Capsule, sistema di backup avanzato dotato di disco fisso collegato in wireless al computer, da 500 giga (299 dollari) o da 1 Terabyte (499 dollari). Grazie alla funzione di Time Machine, il programma di backup automatico Leopard (Mac Osx 10.5), tutti i contenuti si memorizzeranno su Capsule senza l’intervento dell’utente, ma soprattutto sarà possibile ricostruire la configurazione del mac ad una precisa data. Time Capsule funziona anche per base wifi. Non male.
Pretendo forse troppo da Apple? ∞

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Apple, c’è qualcosa nell’aria

Tutto pronto al Moscone Center di San Francisco

A poche ore dall’apertura di MacWorld Expo 2008, la tradizionale convention che Apple organizza ogni anno a San Francisco per presentare i suoi prodotti e quest’anno caratterizzata dallo slogan “There’s something in the air” (C’è qualcosa nell’aria, appunto), ho scovato nella rete la foto – edita da MacNN –  di uno dei cartelloni di allestimento del Moscone Center, dove ad ore è atteso il keynote di Steve Job. Secondo il cartellone, in attesa di essere coperto da teli neri, la presentazione va tutta all’IPhone e non a qualche nuovo portatile, magari supersottile o con il touch-screen.  L’appuntamento è per le 17.30 ora locale. Stiamo a vedere… ∞

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Pato, i veri fenomeni sono i commentatori

Pato, esordio ispirato a San Siro Il Milan ha davvero la miglior copertura mediatica rispetto alle altre squadre italiane. Inter compresa. Non c’è partita. Per un anno ha tenuto sottotraccia il caso Ronaldo: contratto miliardario, un solo gol all’attivo e pochi scampoli di partita, ritagliati ad infortuni in serie. Fosse successo in un’altra squadra sarebbe scoppiato in finimondo.

Questo ieri, mentre oggi si coccola Pato, calciatore brasiliano di 18 anni, prelevato grazie ad oltre 20 milioni di euro, che ieri ha fatto il suo esordio – con goal a San Siro. Tutti già parlano di fenomeno. se non avesse segnato il suo voto non avrebbe raggiunto il 7, ma la palla l’ha messa dentro e anche grazie ad un bel goal. Gli elogi però si sprecano. Su tutti si distingue l’allenatore della Juve, Ranieri, che lo ha definito un “extraterrestre”. Al ragazzo auguriamo la miglior carriera possibile, ai commentatori di scendere dall’Ottovolante su cui sono saliti e mai più ridiscesi. Troppe stalle, troppe stelle. Suvvia. ∞

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Sarkozy e Bruni, un sì in segreto

Sarkozy e Bruni in Egitto (foto Liberation) Il presidente francese Nicolas Sarkozy e Carla Bruni sarebbero già marito e moglie. Dopo la luna di miele (anticipata) in Egitto, la coppia avrebbe celebrato le nozze giovedì 10 gennaio, nel palazzo dell’Eliseo. Lo rivela l’edizione online del quotidiano regionale Est Republicain, sempre bene informato sulle cose dell’Eliseo. Lo scorso 12 ottobre, aannunciò la separazione fra il presidente francese e la moglie Cecilia, fatto effettivamente avvenuto tre giorni dopo. Ora il quotidiano ci riprova con le nozze. A quando l’annuncio di un fiocco rosa o azzurro chessia? Vogliamo davvero perderci una nuova puntata? ∞

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Wired e la storia mai raccontata di IPhone

la testata di Wired

La rivista Wired si conferma davvero un punto di riferimento. Nel numero on -line di questi giorni c’è uno splendido articolo della storia mai raccontata del IPhone, del fiasco annunciato e del trionfo conquistato. Da leggere, un must. ∞

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MondoMac, un’alba piena di novità

Steve Jobs Da giorni le indiscrezioni tentano di anticipare quello che oggi presenterò Steve Jobs a MondoMac, l’appuntamento della Melamorsicata a San Francisco. Un anno fa fu la volta di IPhone, che si prese tutta la scena, oggi l’attesa è carica di incertezze. Repubblica, con questo articolo, tenta di anticipare tutti, mettendoci un po’ di tutto: IPhone Umts (poteva mancare?), un portatile ultrasottile, un’Apple Tv di seconda generazione, le novità del neonato Leopard. Di parere diverso il Corriere.it che, prendendo a riferimento, i blog più seguiti, tenta l’azzardo dell’annuncio di un portatile con monitor touch screen. Il migliore contributo arrivo – c’erano dubbi? – dal mondo dei blog, come ad esempio Melablog.it. Un utile esercizio, tanto per ingannare l’attesa. Buona lettura. ∞

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Bin Laden e il figlio pacifista

Osama Bin Laden

Le agenzie di oggi hanno battuto una notizia interessante, quantomeno curiosa: “Omar bin Laden, 26 anni, figlio del leader di Al Qaida, Osama, ha fatto richiesta di un visto per trasferirsi permanentemente nel Cheshire, in Gran Bretagna, dove vuole vivere con sua moglie Jane Felix-Browne, che ha 52 anni, avere un figlio con lei grazie a una madre surrogata, e lavorare come attivista della pace”. I figli sono migliori dei cattivi padri. ∞

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Rifiuti, un’Italia da vergogna

Napoli invasa dai rifiuti La vicenda di Napoli sommersa dai rifiuti e senza discariche dove smaltire l’immondizia impone una riflessione. Non è accettabile che una città e una Regione che contano milioni di persone non abbia un piano per la raccolta dei rifiuti, che preveda la differenziazione dei materiali e lo smaltimento secondo quelli che sono gli standard imposti dalla legge. Non si può parlare di emergenza per una situazione che dura oramai da dieci anni, con le discariche più o meno abusive e l’intero sistema in mano alla criminalità organizzata. La responsabilità è degli amministratori locali che hanno tollerato (se non condiviso) l’illegalità e dei politici che non hanno saputo trovare gli strumenti necessari per affrontare il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Amministratori e politici colpevoli che se ne dovrebbero andare, dimettersi dai propri incarichi.

Ma non si può nemmeno accettare il rifiuto opposto dalle altre Regioni italiane ad accogliere le immondizie di Napoli. L’egoismo non è un segno di civiltà. Certo, chiedere di accogliere i rifiuti altrui senza un piano preciso, in grado di dare garanzie affinché la situazione non si ripeta in futuro, è una ragione che può giustificare l’opposizione di molte Regioni, soprattutto del Nord. Ma solo in parte. Il senso civico impone una risposta positiva, così come le stesse Regioni avrebbero dovuto chiedere in cambio al Governo e ai politici partenopei garanzie e misure concrete. L’esercito non può essere la soluzione definitiva. Il no di molti Governatori sembra più improntato all’opportunismo, determinato dalla volontà ferma di evitare una scelta difficile ma responsabile, suscettibile di contestazioni locali. Insomma a vincere è ancora la politica miope che guarda più al consenso a breve periodo che alla responsabilità civile.

Ecco perché la situazione di Napoli e dei suoi rifiuti rappresenta una vergogna nazionale: da una parte una Regione che non sa gestire il proprio territorio e una popolazione poco sensibile alla salvaguardia ambientale, dall’altra una nazione in preda ormai ad un localismo improntato all’egoismo. Davvero una brutta Italia. 

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Search Wikia, la forza della trasparenza

Il logo di Search Wikia Riprendo a scrivere su Carta Straccia e riparto da Search Wikia, il nuovo motore di ricerca per la Rete che ha esordito il 7 gennaio scorso. E’ un’idea di Jimmy “Jimbo” Wales, fondatore di Wikipedia, a cui è slegato, e forse rappresenta la più concreta ed ambiziosa risposta allo strapotere di Google.

Search Wikia colpisce uno dei punti deboli del blob-monster di Mountain view, ovvero la privacy e dell’uso non sempre trasparente che Google fa dei dati lasciati dai suoi visitatori. Il mondo wikipediano e non solo è convinto che gli algoritmi di selezione – ovvero i meccanismi automatici o, meglio, i criteri con cui vengono individuati i contenuti riferiti alla parola chiave data dall’utente -, per quanto efficaci, non siano adeguati e, peggio, studiati per “ingannare” o pilotare gli utenti.

“Search Wikia” – lo annuncia lo stesso Wales – sarà aperta ai contributi degli utenti, i quali potranno collaborare e definire la pertinenza di un risultato rispetto a un altro. Tanto da influire anche sul cosiddetto “Page Rank” che ha fatto di Google il numero uno – ovvero il tasso di popolarità di una pagina web raggiunta in base alla quantità e alla qualità di link che conducono a quella pagina – e che in Search Wikia verrà per l’appunto “perfezionato” dall’esperienza degli utenti.

Search Wikia si doterà di tecnologie avanzate, tutte rigorosamente open source. E’ il caso del progetto Grub, sviluppato dal motore di ricerca Looksmart e qualche mese fa acquisito dalla stessa Wikia Inc. O come i progetti “Nutch” e “Lucene”, sviluppati dalla nota fondazione Apache, autrice dell’omonimo software, il più diffuso web server al mondo.

“Noi abbiamo bisogno di creare un nuovo motore di ricerca, che si applica sull’intelligenza umana per fare quello che gli algoritmi sono incapaci di fare”, rilancia Walles.

Il nuovo motore poggia in definitiva sulla filosofia che ha fatto di Wikipedia la prima risorsa web mondiale, e che si riassume in quattro punti: trasparenza (saranno pubblici gli algoritmi utilizzati), partecipazione (gli utenti potranno contribuire al perfezionamento del motore di ricerca), qualità (sarà migliorata l’accuratezza dei risultati offerti), e la privacy (nessun dato identificativo dei navigatori verrà archiviato o trasmesso).

Il successo di Search Wikia dipenderà molto dalla comunità web e da quanto la stessa – sempre pronta a criticare Google – sarà disponibile a costruire pezzo per pezzo il nuovo motore di ricerca. Con wikipedia tu costruisci qualcosa che ti coinvolge e che ti motiva, con Search Wikia è tutto diverso perché l’utente passa dalla sfera dell’interesse personale (informa la comunità su un aspetto o una voce che mi sta a cuore) ad un’opzione di ricerca che attivi in condizioni utilitaristiche: cerco qualcosa e lo voglio in fretta.

Gli scettici non mancano ma Google non ha perso tempo ed ha risposto con “Knol” (da “knowledge”, ovvero conoscenza in inglese), un servizio che permetterà a chiunque di scrivere un articolo su un determinato argomento e di pubblicarlo online. Proprio come già sta facendo da ben sette anni Wikipedia. ∞

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Carta Straccia, digital divide, i costi di Internet e gli artigiani

Adsl, quanto mi costi Il titolo del post può sembrare un po’ strampalato, un pout pourri mal assortito tra tecnologia e manualità. Così può sembrare ma vi assicura che riassume questo ultimo mese di “mezzo servizio” del blog e il mio Natale. Leggere per credere.

Per le vacanze di Natale trasferisco la famiglia e il sottoscritto da Trento, dove abito, alla casa di famiglia a Mollaro, in val di Non: un rito che ritorna per le feste, i parenti, i regali e così via. A Mollaro mi porto dietro tutto (o quasi), ma nulla posso fare per Internet. Senza Internet veloce mi è impossibile lavorare e bloggare. Questo succedeva il 24 dicembre e  lo scrivo in un post.

La Telecom si è sempre rifiutata di portare l’Adsl al paesello, sostenendo che le utenze erano troppo poche. Questo succede a Mollaro come nel resto delle vallate trentine, salvo i centri maggiori, e delle periferie d’Italia. Un atteggiamento, quello di Telecom, durato anni e che è cambiato improvvisamente all’indomani dell’annuncio che l’intero Trentino sarà coperto da una rete wi-fi. Magicamente l’ex monopolista telefonico ha aperto le proprie centraline alla velocità e quindi per Natale decido di regalarmi la larga banda.

Tutto risolto? Si, anzi no.

Chiamo il 180 di Telecom e mi informo. Chiedo di avere una linea Adsl e l’operatore mi spiega che si può fare, aprendo una nuova utenza telefonica.

Abitando prevalentemente in città, io ho già una linea telefonica. Una seconda utenza – utilizzabile poche settimane all’anno – mi sembra francamente uno spreco. Per di più, in famiglia abbiamo già due cellulari (il mio e quello di mia moglie, il piccolo ha solo due anni…) e, dovendo muovermi spesso per lavoro, ho un modem Usb di Vodafone che mi permette di collegarmi ad Internet in modo veloce: dappertutto o quasi, considerato che, ad esempio, a Mollaro, non c’è la copertura Umts e quindi viaggio a 40k, quando va bene…

Allora decido di chiedere a mamma, che abita al piano di sotto, di allacciarmi in modo volante: a lei la linea telefono e a me internet. Supero le ritrosie di mamma (scottata già da un precedente mio allacciamento umma umma) e di mia sorella, che abita – ancora per poco – con lei e varo l’operazone Adsl, su cui mia moglie ha qualche riserva per via dei costi: 20 euro fissi al mese per un utilizzo di poche settimane non le sembra molto economico. Oppongo la scusa del lavoro e vinco l’ultima resistenza anche se restano i maldipancia degli altri attori coinvolti. Il tutto alla vigilia di Natale.

Bene attivo via telefono l’offerta Telecom (7 mega flat per 20 euro al mese) e mi metto alla ricerca di un elettricista. E’ Natale e quindi nessuna ditta lavora. L’amico mi informa che riprenderà dopo l’Epifania, le ditte nemmeno mi rispondono. Allargo il cerchio e, tramite mamma, trovo il pensionato che, all’occorrenza, fa anche qualche lavoretto. Gli spiego il mio caso, lui mi guarda perplesso, richiede a mamma e mi dà appuntamento il giorno seguente. Passano i giorni e lui non si presenta. Lo richiamo e alla fine, dopo varie insistenze bussa alla porta. Sono i primi giorni dell’anno. Inizia a lavorare con i cavi, quando mi dice che non può fare nulla perché gli manca il filtro dell’Adsl (uno scatolotto che separa il segnale voce dal segnale dati…). Dramma. Tutto è ancora chiuso per le vacanze ed io mi ritrovo con la linea Adsl attiva, l’elettricista in casa ma senza la maledetta scatola. Incomincio un secondo giro di telefonate e recupero da un amico il filtro. C’è un problema, lui è via per qualche giorno e così devo mandare a casa, a malincuore, il pensionato che so non rivedrò più per qualche tempo.
Così succede. Recupero il filtro ma non l’anziano (si fa per dire, considerato che è uno dei migliaia prepensionati Telecom…). Arrivo all’incazzatura per convincere il tipo a montarmi il filtro Adsl ed a collegarmi alla rete. Ho fretta perché il 7 gennaio inizieranno i lavori al tetto della casa di Trento e, tempo una settimana, rientrerò nella città del Concilio. I pensionato, accolto con gelida cortesia, mi si ripresenta a casa il giorno 8 gennaio per chiudere la partita.

Lo stesso giorno gli altri artigiani avrebbero dovuto presentarsi a Trento per iniziare dei lavori programmati da giugno dello scorso anno: artigiano che viene, artigiano che va. Se a Mollaro uno si presenta, gli altri bigiano a Trento, annunciandomi che il lavoro (la nuova coibentazione del tetto) slitterà di qualche settimana. A nulla valgono le mie proteste e il fatto che mia moglie tra pochi giorno darà alla luce Maddalena, la quale rischia di essere accolta come Gesù Cristo, ovvero in una casa senza il tetto nel freddo inverno trentino, tra martelli, assi, pannelli e motoseghe.

Ad oggi, bivacco ancora a Mollaro, nella casa di campagna, dotata di Adsl in attesa di ritornare – chissà quando – in quella di città. Ed aspetto l’evolversi della situazione.

Oramai sono vinto perché mi rendo conto che nulla posso contro il “sistema”. Telecom mi ha dato, passando per mamma, l’Adsl che arriva al massimo a 481.6 kbit/s, contro i 7 mega promessi, e solo grazie ad un escamotage. Da oggi pago un canone di 60 euro per linea e Adsl flat in città, altri 20 per l’Adsl in campagna, i contratti di due cellulari, il fisso di 30 euro per il modem Usb di Vodafone. Fate un po’ voi i conti quanto mi costa telefonare e navigare per lavoro (e fuori dall’ufficio) in un anno.

Non so ancora quando potrò rientrare in possesso della mia casa di Trento, ostaggio dei carpentieri.

Ho però ancora la forza di pensare e mi chiedo come sia possibile vivere in un paese dove la tecnologia arriva in ritardo, tra mille difficoltà e a costi molto alti, dove la parola data non viene mai rispettata e dove hai la sola certezza che il conto, salato molto salato, arriverà solo a te che sei l’ultimo anello della catena. Ti rendi conto che parlare di digital divide è un esercizio mentale perché pesare è soprattutto quello che potremmo chiamare cultural divide. Buon anno gente, buon anno Italia. ∞

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Emanuele Filiberto, rampollo in velocità

Emanuele Filiberto Emanuele Filiberto di Savoia possiede, come tutti i rampolli, una splendida fuoriserie. Tanto bella che il 13 giugno scorso è stata notata e fotografata dalla polizia stradale mentre sfrecciava a 140 chilometri orari nel tratto cortonese della superstrada «Due Mari», in provincia di Arezzo, dove il limite di velocità è 90 km/h. Alla notifica della multa però – lo scrive oggi “la Nazione” di Firenze – il principe ha presentato ricorso, chiedendo di annullare la multa di 370 euro: “Non ero io alla guida e la segnalettica è del tutto carente”, si è giustificato l’aspirante re d’Italia. Non ci interessa come andrà a finire la disfida giudiziaria, certo è che Emanuele Filiberto offre una conferma a noi sudditi: come tutti i Savoia non intende assumersi alcuna responsabilità per i guasti recati. E’ normale prestare la fuoriserie dal valore di centinaia di migliaia di euro a persone di cui non si ricorda il nome. Insomma, in Casa Savoia la storia si ripete. ∞

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2008, anno nuovo e prezzi in salita

Benzina in rialzo Anno nuovo e prezzi nuovi. Il 2008 si è aperto con una serie di rincari generalizzati. Ad incominciare dai carburanti che, complice il petrolio a 100 dollari a barile (un anno fa era circa 60 dollari…), toccano livelli record.
I principali gestori di distributori hanno già provveduto a ritoccare all’insuù i prezzi: Api-Ip vendono il gasolio a 1,327 euro al litro (a novembre il massimo era stato di 1,319 euro) e benzina verde, che sfiora la soglia di 1,4 euro al litro, è arrivata nei distributori a 1,397 euro al litro. L’Agip ha portato il prezzo di riferimento a 1,396 euro per la benzina, con un incremento di 2,2 centesimi, e a 1,317 euro per il gasolio (+1,8 centesimi). La Q8 consiglia 1,396 euro al litro per la benzina, con un incremento di 1 centesimo, e 1,317 euro per il gasolio (+0,8 centesimi).

Nel 2007, il rincaro del gasolio è stato di 18 centesimi al litro, con una maggiorazione di costo a pieno per un’auto di media cilindrata di ben dieci euro. La benzina ha fatto invece segnare un incremento di 16 centesimi al litro, con un’incidenza sul pieno di circa otto euro in più.

Ad aumentare non sono solo i combustibili. A dicembre, stime preliminari dell’Istat, l’inflazione è passata al 2,6% dal 2,4% di novembre. A pesare sono soprattutto gli aumenti di alimentari e carburanti, con un picco del 12,3% su base annua per il pane e del 15,4% per il gasolio. I beni che crescono di più sono pasta (+8,4%) e latte (+7,6%), servizi medici (+3,6%) e prezzi di bar e ristoranti (+3,5%). ∞

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Dakar annullata, vince la paura

Parigi Dakar La Parigi – Dakar è stata annullata. Da tempo le autorità avevano ricevuto segnalazioni su possibili attentati lungo il percorso e così gli organizzatori hanno preferito (giustamente) non rischiare. Dopo i viaggi e l’incontro con altre culture, ora le tensioni internazionali entrano pesantemente anche nello sport. Si può essere più o meno d’accordo con lo spirito della Dakar – chi scrive lo è solo in parte – ma nessuno può negare che lo scontro tra civiltà e religioni ha reso meno bello e vivibile questo nostro mondo. E le responsabilità non sono solo di qualche fanatico. Anzi. ∞

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I 70 anni di Celentano, auguri Molleggiato

Adriano Celentano Il 6 gennaio Adriano Celentano compie 70 anni. Un traguardo che merita di essere ricordato e festeggiato in omaggio ad uno degli autori e interpreti più straordinari della musica italiana e della scena sociale. Celentano si è guadagnato la stima dei più con le sue canzoni, il suo stile e i suoi… silenzi. Dal palco di un concerto e da uno studio televisivo, il Molleggiato ha sempre lasciato il segno: sincero, geniale, populista, provocatore, istrione, polemico, divo e molto altro, ma mai banale. E’ per questo che a lui va il nostro ringraziamento. Auguri Adriano. ∞

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