Archivi tag: Napoli

Jervolino non lascia Napoli

sindaco e governatore

Il sindaco è fiducioso. Anzi, fiduciosa. Rosa Russo Jervolino annuncia la nuova giunta. Come se bastesse un valzer di poltrone per cancellare il passato: una città pattumiera (con rispetto parlando verso Napoli) e l’inchiesta sugli appalti. C’è una classa politica che ha fallito ma che resta al governo, della città e della Regione, e all’opposizione. Ma forse ha ragione La Capria che, da scrittore, non vede futuro. Tristezza.

Lascia un commento

Archiviato in Ambiente, Attualità, Carta Straccia Blog, Cronaca

Rifiuti, un processo a Bassolino

Antonio Bassolino con il sindaco Rosa Russo Jervolino La politica sommersa dai rifiuti

Lo scandalo rifiuti avrà un suo primo processo. Il presidente della giunta regionale della Campania, Antonio Bassolino, e con lui altri 27 imputati, è stato rinviato a giudizio per le presunte irregolarità nel ciclo di smaltimento dei rifiuti in Campania fino al dicembre 2005, quando fu rescisso il contratto con la Fibe, azienda Impregilo che se ne occupava dal 1998.. A vario titoli, le persone dovranno rispondere di vari reati: dalla frode in pubbliche forniture, alla truffa ai danni dello Stato, abuso di ufficio, falso e reati ambientali.

L’avvocato di parte civile della Regione Campania, Giuseppe Vitiello, e il curatore speciale, Roberto Fiore, hanno presentato una istanza di 200 pagine per richiedere anche il congelamento dei beni personali dei 28 imputati, compresi conti correnti, libretti bancari e titoli azionari o pignoramenti del quinto dello stipendio, qualora fossero rinviati a giudizio.

Tra gli imputati rinviati a giudizio figurano l’ex vicecommissario all’emergenza rifiuti Raffaele Vanoli, l’ex subcommissario Giulio Facchi, Pier Giorgio Romiti e Paolo Romiti, rispettivamente ex amministratore delegato dell’Impregilo e ex dirigente dell’Impregilo e della Fisia Italimpianti. Al processo compariranno anche le “persone giuridiche” ovvero le società Impregilo, Fibe, Fisia Italia Impianti, Fibe Campania e Gestione Napoli, rinviate a giudizio per illecito amministrativo.
Il processo comincerà il 14 maggio, davanti alla quinta sezione (collegio C) del Tribunale di Napoli.

Bassolino dovrebbe rispondere anche politicamente – con le dimissioni – di un disastro ambientale e amministrativo causato dal fallimento del sistema di raccolta dei rifiuti in Campania. E con lui anche l’attuale sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino. Il sistema – di fatto – è in mano alla criminalità organizzata. Ed è per questo che la maggior parte delle responsabilità vanno ascritte a sindaci, amministratori e funzionari pubblici della Campania i quali – collusi con la camorra – hanno contribuito a consolidare e diffondere il cancro dei rifiuti.

Stupisce – ad esempio – che in nessuna delle Regioni del Sud Italia non ci sia un inceneritore (ora lo chiamano, per “pulirlo”, termovalorizzatore) e che la raccolta differenziata non sia ancora regola in molte aree d’Italia, Stato che ha nel turismo una delle principali voci di entrate e che dovrebbe fare della tutela ambientale una regola generale.

La responsabilità non è solo politica ma anche culturale, come più volte ha sottolineato anche Michele Serra: in Italia la sensibilità ambientale è ancora molto scarsa. Abbandonare i rifiuti in spiaggia o al bordo delle strada, disfarsi degli elettrodomestici o altri ingombri semplicemente abbandonandoli dove capita è ancora oggi una prassi. E a Napoli le immondizie tengono in ostaggio una città. ∞

1 Commento

Archiviato in Ambiente, Attualità, Centrodestra, Centrosinistra, Criminalità, Salute, Turismo

Rifiuti, un’Italia da vergogna

Napoli invasa dai rifiuti La vicenda di Napoli sommersa dai rifiuti e senza discariche dove smaltire l’immondizia impone una riflessione. Non è accettabile che una città e una Regione che contano milioni di persone non abbia un piano per la raccolta dei rifiuti, che preveda la differenziazione dei materiali e lo smaltimento secondo quelli che sono gli standard imposti dalla legge. Non si può parlare di emergenza per una situazione che dura oramai da dieci anni, con le discariche più o meno abusive e l’intero sistema in mano alla criminalità organizzata. La responsabilità è degli amministratori locali che hanno tollerato (se non condiviso) l’illegalità e dei politici che non hanno saputo trovare gli strumenti necessari per affrontare il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Amministratori e politici colpevoli che se ne dovrebbero andare, dimettersi dai propri incarichi.

Ma non si può nemmeno accettare il rifiuto opposto dalle altre Regioni italiane ad accogliere le immondizie di Napoli. L’egoismo non è un segno di civiltà. Certo, chiedere di accogliere i rifiuti altrui senza un piano preciso, in grado di dare garanzie affinché la situazione non si ripeta in futuro, è una ragione che può giustificare l’opposizione di molte Regioni, soprattutto del Nord. Ma solo in parte. Il senso civico impone una risposta positiva, così come le stesse Regioni avrebbero dovuto chiedere in cambio al Governo e ai politici partenopei garanzie e misure concrete. L’esercito non può essere la soluzione definitiva. Il no di molti Governatori sembra più improntato all’opportunismo, determinato dalla volontà ferma di evitare una scelta difficile ma responsabile, suscettibile di contestazioni locali. Insomma a vincere è ancora la politica miope che guarda più al consenso a breve periodo che alla responsabilità civile.

Ecco perché la situazione di Napoli e dei suoi rifiuti rappresenta una vergogna nazionale: da una parte una Regione che non sa gestire il proprio territorio e una popolazione poco sensibile alla salvaguardia ambientale, dall’altra una nazione in preda ormai ad un localismo improntato all’egoismo. Davvero una brutta Italia. 

Lascia un commento

Archiviato in Ambiente, Attualità, Costume, Criminalità, Cronaca, Governo

Curve vietate ai tifosi di Genoa, Inter, Lazio, Napoli e Juventus

La curva del Napoli    Trasferte vietate ai tifosidi Genoa, Inter, Napoli, Lazio e Juventus. Per la serie C stop ai tifosi di Salernitana, Taranto e Verona. Le curve rimarranno quindi vuote. Questo ha deciso l’Osservatorio, analizzando le gare in programma dal 28 novembre al 3 dicembre: Genoa giocherà in casa del Torino,  l’Inter va a Firenze, il Napoli a Bergamo dall’Atalanta, la Lazio a Siena e la Juventus il big match in casa del Milan. Qualcuno ha proposto di portarci (gratis, si spera) i bambini. E’ una prima misura, che pensalizza anche i tifosi veri, accomunati a quelli violenti. Ma è una prima, parziale risposta. In futuro, i divieti dovrebbere riguardare solo i violenti, per i quali l’unico luogo consono rimane il carcere. ∞

Lascia un commento

Archiviato in Attualità, Calcio, Cronaca, Sport

Una sexy Michela Brambilla siede nel presepe napoletano

Bambilla con Berlusconi nel presepe Brambilla e Berlusconi E’ la consacrazione definitiva per Michela Vittoria Brambilla. Il nuovo volto femminile del Partito della Libertà di Berlusconi (ma Forza Italia esiste ancora? Ndr.) entra da quest’anno nel presepe napoletano. L’omaggio alla “Red Lady” della politica italiana è firmato dal maestro Giuseppe Ferrigno: capelli rossi allungati sulle spalle, tailleur blu d’ordinanza e le immancabili calze autoreggenti in bella mostra. Lei, nel presepe napoletano, è comodamente seduta su una poltrona bianca stile “Porta a Porta” con accanto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

Sul loro sito il maestro napoletano con il figlio Marco richiamano alla tradizione del presepe: “Dalle loro mani la materia è modellata con gran maestria; i loro pastori, i loro gruppi di pastori, le “scenette” da loro ideate, i particolari di famosi presepi che loro rielaborano, hanno la preziosità dell’immagine ed il tocco proprio dell’oggetto da salotto, pur nella funzionalità e nel rispetto del tradizionale Presepe devozionale…”. Beh, insomma, non si era ancora vista una devozione in autoreggenti…

La bella statuina, sexi e grintosa, non piace alle donne di FI di Napoli, che la ritengono offensiva. Michela Brambilla è attesa nei prossimi giorni a Napoli per presentare il nuovo partito di Berlusconi. Chissà se troverà il tempo per passare dal maestro Ferrigno… ∞

2 commenti

Archiviato in Attualità, Centrodestra, Costume, Politica

Napoli libera dal fumo

Napoli vietata alle sigarette L‘assessore all’Ambiente del Comune di Napoli, Gennaro Nasti, ha firmato l’ordinanza che vieta la sigaretta anche nelle aree verdi della città,  ovvero 43 parchi “delimitati da recinzioni”. Il divieto vale solo però in presenza di minori fino a 12 anni o di donne incinte. “Per il momento saremo tolleranti”, rassicurano i (soliti) vigili urbani. Perché vietare qualcosa che già dovrebbe essere sancito dalla buona educazione? Piuttosto che vietare, meglio educare. L’Italia rimane un paese dai costumi borbonici. ∞

Lascia un commento

Archiviato in Attualità, Costume, Cronaca, Salute

Inter proibita in curva

Un turno di squalifica per la curva interista  Il giudice sportivo ha chiuso per una gara della curva Nord di San Siro, il secondo anello dove sono piazzati i gruppi ultrà nerazzurri, applicando per la prima volta la norma che consente l’inibizione al pubblico di un settore dello stadio. La decisione arriva dopo che i “tifosi” (davvero?) avevano esposto, nella gara contro il Napoli, striscioni razzisti (“Napoli fogna d’Italia”, “Vesuvio pensaci tu” e “Ciao colerosi”) e ai cori offensivi. A differenza del passato, il giudice sportivo può decidere di vietare l’accesso degli spettatori a un solo settore dello stadio: in questo caso, il secondo anello della curva Nord (da dove venne lanciato un motorino nel corso di una partita con l’Atalanta). I presidenti e le società di calcio sono preoccupate delle stangate dei giudici che solo quest’anno hanno chiuso al pubblico alcune partite, ma credo che questa sia un’ottima decisione perché in quella curva ,al posto dei teppisti e dei violenti, vorrei vedere le famiglie con i bambini. Forza Inter. ∞

Lascia un commento

Archiviato in Attualità, Sport