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Big Man is gone

C’ero anche io in quel San Siro di 30 anni fa a ballare e ascoltare musica rock per oltre 5 ore e mezza. Era il primo concerto di Bruce Springsteen e della E-Street Band in Italia. Di concerti ne ho visti tanti ma quello non lo dimenticherò mai. Così come non dimenticherò mai quel gigante vestito di bianco che scaricava la sua energia negli assoli di sax. Era Big Man.

Lo stesso amico a cui il Boss si appoggiava sulla copertina del disco e sull’adesivo, l’unico, che capeggiava sullo sportellone della R4 rossa che ci aveva portati a Milano per una notte magica. Noi, ragazzi nati per correre, e per macinare chilometri lungo le strade dell’irrequietezza.

Ringrazio la sorte che ci ha fatto incontrare e maledico il giorno in cui te ne sei andato. Felice, certo, di una vita vissuta senza sconti. Ma ora che non ci sei, proprio come Danny, saremo un po’ più soli e ci farà un po’ più male ascoltare la musica che amiamo.

Rock on, Big Man, and Keep on rolling,

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Arriva la nostra rivincita

Ho sempre pensato che internet non fosse e non dovesse essere solo ad appannaggio dei digital native. Saranno loro a guidare la rete (e lo stanno già facendo) ma la capacità di di inclusione sarà strategica per la diffusione completa della rete e dei suoi servizi.

E lo dico perché tra qualche anno, quelli della mia età, saranno considerati a tutti gli effetti degli anziani. Anziani per il lavoro ma non per la pensione che non vedremo mai.

http://ow.ly/4x19x

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iTunes Store, lo spettacolo inizia

Da qualche ora sul sito americano di iTune Store è possibile pellicole delle principali major cinematografiche per la distribuzione di film di primissima visione (relativamente al mercato home video, e quindi con qualche mese di ritardo rispetto all’uscita nelle sale) in contemporanea con la loro pubblicazione in dvd. Pellicole come come «Juno», «American Gangster» o «Io sono leggenda» sono disponibili al prezzo di 14 dollari e 99 centesimi: solo cinque dollari in più rispetto ai film del catalogo di iTunes, che comprende film anche recenti ma non nuovissimi e circa la metà rispetto al prezzo di vendita dei normali dvd.

L’iniziativa di Apple che mira al monopolio dei film, dopo quello della musica, è di offrire ai propri utenti un’offerta in grado di concorrere con i big del noleggio: Blockbuster o Netflix. ù

Nel negozio virtuale della società della mela morsicata, sarà possibile scegliere tra i film distribuiti da Warner, 20th Century Fox, Walt Disney, Paramount, Universal, Sony Pictures Entertainment, Lionsgate, Image Entertainment e First Look.

Buona visione. ∞

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Grillo e i giornalisti, un paio di firme le farei…

Da giornalista sul V2-Day di Beppe Grillo a sostegno dei tre referendum per l’abolizione dei finanziamenti pubblici all’editoria, per l’abolizione dell’Ordine dei giornalisti e della legge Gasparri: un paio di firme le metterei pure io. ∞

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Pechino 2008, la fiaccola si spegne a Parigi

Dopo le manifestazioni e gli scontri di ieri a Londra, la fiaccola olimpica è sbarcata ieri a Parigi: la protesta di attivisti per il Tibet e di Reporter senza frontiera hanno più volte bloccato il percorso, costretto gli organizzatori a stravolgere il programma e a fermare la sfilata prima del termine. Una necessità, oltre che una scelta, considerato che il sindaco Bernard Delanoe ha deciso di cancellare ogni cerimonia in onore della fiaccola cinese.

Le bandiere con i cinque cerchi olimpici trasformati in manette, simbolo della protesta attivata da Reporter senza frontiere, ha accompagnato con clamorose apparizioni il passaggio della torcia, sventolando sulla Torre Eiffel, sugli Champs Elysée, sul municipio di Parigi.

Il flop di una marcia trionfale ipotizzata (uno spot pro China lunga oltre 100 mila chilometri, tanto durerà la corsa ad ostacoli della fiaccola) è evidente nei numeri: ciascun tedoforo di turno era protetto a Parigi da un cordone ambulante lungo 200 metri e composto da 65 poliziotti in moto, 100 sui roller e altrettanti vigili del fuoco corridori.

Dopo Parigi, la fiaccola lascerà l’Europa per gli Stati Uniti: San Francisco, mercoledì, e Buenos Aires, venerdì. Nella città californiana, dove vive la terza comunità cinese del Nordamerica, le proteste sono già iniziate: oggi tre attivisti hanno scalato il Golden Gate (le immagini) e hanno appeso ai cavi di sostegno una bandiera del Tibet e due striscioni con su scritto: “One World, One Dream, Free Tibet” (un mondo, un sogno, Tibet libero).

La Cina ha condannato oggi le “vili azioni” dei manifestanti filotibetani di Londra. Da Repubblica.it: Per la prima volta il tg della notte della tv cinese ha brevemente accennato agli incidenti che hanno disturbato il passaggio della fiaccola olimpica, ieri a Londra e oggi a Parigi, nell’edizione delle 22 locali (le 16 italiane) del notiziario della principale rete della tv centrale, Cctv1. In precedenza, l’emittente ha mostrato immagini del passaggio della fiamma a Parigi, con una forte presenza di poliziotti e con l’inviato della Cctv che si rallegrava per “la calorosa accoglienza degli abitanti di Parigi, dei cinesi d’oltremare e degli studenti cinesi”.

Povera democrazia, povera informazione, povera China. ∞

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Rivolta in Tibet, una foto compromettente…

Scoop o falso buono per la contropropaganda? Ho ricevuto la foto da una newsletter di amici a cui sono iscritto, ma non sono riuscito a verificarne la fonte. Ve la propongo così come mi è stata recapitata. Questo il testo in francese della email:

“Une photo compromettante.
dimanche 30 mars 2008 par Jean-Paul Ribes.
Un commencement de preuve de l’implication de provocateurs chinois lors des émeutes de Lhassa le 14 mars dernier. Sur cette photo, prise par des observateurs britanniques, on voit nettement des militaires chinois recevoir de leurs officiers des  tenues de moines. Nous avions déjà formulé l”hypothèse de la participation de faux moines dans le déclenchement des actes de violence à Lhassa. Plusieurs témoignages nous étaient parvenus dans ce sens. Cette fois, les faits semblent avérés. Ils condamnent à la fois l” attitude des autorités chinoises et la propagande mensongère et haineuse qui a été développée et qui l’est toujours par ces mêmes autorités.Faites largement circuler ces documents. Source de la photo : agence gouvernementale des communications britanniques, reprise sur Phayul”.

Se vera, la foto dimostrerebbe come a Lhasa, capitale del Tibet una parte dei disordini dello scorso marzo non siano stati provocati dai monaci tibetani bensì da agenti provocatori dell’esercito cinese.

Giudicate voi. ∞

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Free Tibet

Questo blog aderisce alla campagna internazionale contro la repressione cinese in Tibet, tollerata dalla comunità internazionale. La scelta di assegnare le Olimpiadi 2008 alla Cina è stata un errore perché questo paese non rispetta i diritti umani e la libertà politica.

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I 70 anni di Celentano, auguri Molleggiato

Adriano Celentano Il 6 gennaio Adriano Celentano compie 70 anni. Un traguardo che merita di essere ricordato e festeggiato in omaggio ad uno degli autori e interpreti più straordinari della musica italiana e della scena sociale. Celentano si è guadagnato la stima dei più con le sue canzoni, il suo stile e i suoi… silenzi. Dal palco di un concerto e da uno studio televisivo, il Molleggiato ha sempre lasciato il segno: sincero, geniale, populista, provocatore, istrione, polemico, divo e molto altro, ma mai banale. E’ per questo che a lui va il nostro ringraziamento. Auguri Adriano. ∞

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La “polvere” di Venditti su Rino Gaetano

Rino Gaetano Antonello Venditti è tornato su Rino Gaetano e la sua vita, raccontata dalla sfortunata miniserie Rai trasmessa l’11 e il 12 novembre scorsi: “Nella fiction non si e’ parlato di cocaina: era molto presente in quegli anni e in quel giro dove Rino finì negli ultimi anni e fu anche responsabile della sua tragica fine. La storia ha ignorato il vero guaio di Rino, la cocaina”. La frase di Venditti – amico di Gaetano – è contenuta nell’intervista, in parte finita su internet e in parte pubblicata da un quotidiano della capitale, e rischia di costare caro all’autore di “Roma Capoccia”. Anna, sorella di Rino Gaetano, morto il 2 giugno dell’81, lo ha infatti ha denunciato per diffamazione. “Non era mia intenzione diffamare Rino Gaetano che è stato e rimarrà per sempre uno dei miei più cari amici. Intendevo dire che non mi piaceva l’ambiente intorno a Rino. Tutto qui”, ha precisare Antonello Venditti.Se confermate, le parole pronunciate (prima e dopo) da Venditti suonano davvero stonate perché arrivano a 26 anni dalla scomparsa di uno dei cantautori più innovativi della musica italiana e non aggiungono nulla al mito di Rino Gaetano. Perché (s)parlare dei vizi veri o presunti di un amico(?)? Per favore Antonello, ‘statte zitto. Almeno su Rino, per favore. ∞

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Il Fango di Jovanotti vola su ITunes

Jovanotti Fango, il primo singolo del nuovo album di Jovanotti, disponibile da poco più di 24 ore su iTunes ha già conquistato il numero 1 della classifica delle canzoni più scaricate. Senza essere nemmeno annunciata nella home page di iTunes (che cambia l’home page solo il martedì) questa nuova canzone di Lorenzo, (anticipazione di Safari che uscirà il 18 gennaio) è entrata immediatamente nelle playlist di moltissime persone che hanno voluto scaricarla portandola alla vetta della classifica Itunes ma anche nelle playlist delle radio italiane, dai grandi network alle radio locali. ∞

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La guerra di Luttazzi a La7

Premetto che non mi è piaciuta battuta di Luttazzi contro Ferrara che è costata la sospensione di Decameron su La7. E lo dice uno che non tiene Ferrara tra i suoi preferiti. Anzi. Da un po’ di tempo trovo che Luttazzi sia a corto di inventiva e creatività e che rimestoli con mestiere tra alcuni suoi stereotipi pur di stare a galla, dopo che La7 ha restituito a lui la luce, mettendo fine al grande esilio mediatico imposto da Berlusconi. La frase su Ferrara – via Berlusconi, Dell’Utri, Previti e Santanchè – non è satira ma volgarità: non aggiunge e non toglie nulla al personaggio in questione. Ammesso che nella vasca da bagno riesca ancora ad entrare. Lui, con tutti gli altri, intendo. Non credo.

Luttazzi, almeno questa volta, si è fatto male da solo. Solo La7 potrebbe – a questo punto – salvarlo, cancellando tutto il registrato di Decameron e cacciandolo dagli studi, come denuncia Luttazzi sul suo blog. Se così fosse, lo trasformerebbe in un martire. E per amore verso Luttazzi c’è da sperare che sia vero… ∞

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Un’idea per Natale

Michele mi segnale il suo post sul primo videogioco che potrebbe comprarsi dopo 10 anni… Figata. ∞

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Sesso, giovani, dati e convegni: qualcosa non convince

Una coppia di fidanzati Le giovani coppie italiane sono ancora poco informate sui diversi metodi contraccettivi. Secondo la Società italiana di Ginecologia e ostetricia (Sigo), il coito interrotto è il “metodo” più usato per non avere bambini. L’onorata società – guarda a caso riunita in questi giorni a Roma per un convegno sul tema della sessualità – spiega che in Italia crescono le richieste di interruzione di gravidanza per le minorenni (più 10,7% dal 1999), gli aborti fra le immigrate rappresentano il 30% del totale e la contraccezione è ai minimi europei (solo il 29% delle donne usa la pillola).

Una ricerca condotta su 12 paesi europei, presentata da Giuseppe Benagiano, direttore della prima scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’Università La Sapienza, solo il 49% delle italiane ha voce in capitolo sul metodo contraccettivo da usare, contro il 90-92% di olandesi o tedesche. In ogni caso, gli italiani in generale si confermano amanti del sesso: per il 78% è “molto importante”, e il 53% ammette di volerlo fare più di frequente. Da vero maschio latino, l’italiano diventa reticente solo se gli si chiede del desiderio sessuale: appena il 20% (molto meno di qualsiasi altro paese europeo) ammette di non aver fatto sesso perché non ne aveva voglia, e il 56% si trincera dietro una generica motivazione di “stress”.

Gli italiani sono in testa alle classifiche anche per un’altra bizzarra caratteristica: sono i più desiderosi di essere osservati mentre fanno l’amore. Il 26% ammette di aver avuto già un’esperienza in un luogo pubblico e il 23% ha fatto sesso in ascensore, un vero record europeo.

Posso dirlo? A me ‘sti dati proprio non convincono. Nessuno mi ha mai spiegato – inoltre – perché talune statistiche escono solo in occasione di convegni. Secondo me, siamo di fronte all’ennesimo caso di doping mediatico: “bombo”, con una notizia ad effetto, un evento che di per sé non ha nulla da dire.  Secondo voi, in condizioni mediatiche normali, il convegno della Società italiana di Ginecologia e ostetricia (Sigo, e già il nome è quasi una premonizione) sarebbe mai finito su Repubblica.it? Macché, ed allora via con la storiella – che tanto tira sempre – del fatto che gli italiani giovani (guarda un po’, anche il target di internet) preferiscono rischiare quando fanno all’amore. Già,  sesso e amore, quando sbagli mai. Un consiglio ai ginecologi italiani per il prossimo convegno:  annunciate di aver scoperto l’esatta posizione del Punto G. Finirete sulla Cnn… ∞

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Fantastici Topolino e Paperino al tribunale della vita

Paperino e Topolino Luigi Ferrarella è un signor Giornalista. Scrive per il Corriere della Sera e presidia con in modo ingegneristico (e non solo) il Tribunale di Milano. Per anni l’ho avuto “contro”. Io scrivevo per Repubblica, lui per il Corsera: due giornali concorrenti su tutto, anche sui cronisti. Dalla rivalità è una nata un’amicizia. Seguo sempre, a distanza di anni, le sue cronache, puntuali e complete come poche se ne leggono in giro. Oggi, Luigi ci regala un articolo dei suoi: la convocazione dinnanzi al giudice di Paperino, Topolino, Titti e Paperina, per una causa che vede coinvolte Disney e Warner Bors. Le due major, che fanno parte dello stesso gruppo, sono parti lese in un caso di contraffazione di gadget a Napoli e il 7 dicembre i giudici attenderanno i quattro “pupazzi” in qualità di testimone. In realtà, si tratta – come scrive Luigi – di un errore di cancelleria, reso possibile e “animato” dal cortocircuito della burocrazia italiana. Quel giorno non vedremo i personaggi di Disney varcare il portone di via Freguglia a Milano. Chissà che il caso non trasformi in fumetto un luogo fisico, qual è Palazzo di Giustizia di Milano: una miniera di storie con personaggi fantastici. Ai più sconosciuti. Per una volta tanto, la fantasia riuscirebbe ad eguagliare la realtà. E lì dentro, ne sono certo, Luigi troverebbe un ruolo di primo piano. Lui è il Numero Uno. ∞

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Radiohead, un successo la vendita in rete del disco

RAdiohead Thom Yorke, il leader dei Radiohead, conferma il successo di vendite in rete del loro ultimo disco “In Rainbows“, uscito lo scorso 10 ottobre. Il cantante spiega che “la prima settimana ci sono stati 1,2 milioni di download, a una media di 6 euro ognuno (circa il 50% ha pagato zero)”.

Il cantante dei Radiohead spiega anche le ragioni di una scelta radicale che non ha mancato di suscitare polemiche: “È un esperimento che i Radiohead si sono trovati in condizione di fare per una serie di circostanze fortunate. Tre in particolare: la scadenza del contratto discografico, il privilegio di avere uno zoccolo duro che li conosce e li apprezza, il fatto che la maggior parte dei loro fan ha familiarità con Internet”.

Che i Radiohead sia un gruppo davvero particolare lo conferma l’ultima affermazione di Yorke, secondo il quale la versione in cd e vinile del disco uscirà per un’etichetta indipendente (XL Recordings) il 28 dicembre, dopo Natale. E qui siamo alla seconda regola infranta di mercato, perché tutti gli artisti lanciano i propri lavori durante il periodo natalizio, il più favorevole agli acquisti. “Lo facciamo – ha concluso Yorke – solo perché molti non si accontentano delle canzoni scaricate, vogliono l’oggetto. Anch’io adoro il vinile”. Incredibili Radiohead. ∞

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